Regista cinematografico argentino.
Dopo un esordio in ambito musicale (in seguito collaborerà a molte delle
colonne sonore dei suoi film) e teatrale, si dedicò alla regia
cinematografica realizzando documentari di carattere sperimentale e di grande
impegno politico nell'ambito del cosiddetto Cine Liberaciòn, il gruppo di
artisti da lui promosso insieme a G. Vallejo e O. Getino. Con quest'ultimo
realizzò
L'ora dei forni (1968), un film in tre parti che
rappresenta un'ampia panoramica storico-politico-sociale dell'Argentina
dall'Ottocento ai giorni nostri in cui trova ampio spazio la figura del Che,
morto durante le riprese. Lasciata l'Argentina per l'Europa, negli anni Ottanta
e Novanta
S. firmò film di grande fascino e suggestione, nei quali
forte è il sentimento nostalgico. Ricordiamo:
Tangos-L'esilio di
Gardel (1985), nel quale impegno politico e intimismo sono uniti dalla
melodia del tango;
Sur (1988), con il quale il regista compie il suo
riavvicinamento al Paese d'origine;
Il viaggio (1992), satira pungente e
grottesca dell'Argentina del decennio precedente;
Memoria del saccheggio (2004),
con il quale
S. denuncia il drammatico impoverimento del popolo argentino causato
dal criminale connubio tra mafie locali e organismi finanziari internazionali (n. Buenos Aires, 1936).